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Maulkin si sollevò d’un tratto dal fondo con un selvaggio dibattersi che infittì di particelle l’atmosfera. I brandelli di pelle fluttuavano insieme alla sabbia e alla fanghiglia come i resti slabbrati di un sogno al risveglio. Il lungo corpo sinuoso si mosse in un pigro cerchio, strofinandosi contro se stesso per staccare gli ultimi frammenti di muta. Mentre la melma del fondo ricominciava a depositarsi, Maulkin girò lo sguardo sulle altre due dozzine di serpenti che giacevano distesi nei piacevoli sedimenti ruvidi. Scrollò la grande testa dalla criniera fluente e poi stiracchiò gli ampi muscoli in tutta la sua lunghezza. «Tempo» chiamò con voce profonda e risonante. «Il tempo è giunto.»
La nave della magia - prologo
Descrizione
Ship of Magic è il primo volume della serie I Mercanti di Borgomago (The Liveship Traders Trilogy); l’edizione originale è quella della HarperCollins per il Regno Unito datata gennaio 1998. Candidato all’Endeavour Award nel 1999, è stato pubblicato dalla Fanucci Editore in due parti intitolate “La nave della magia” e “La nave in fuga”, uscite rispettivamente nel novembre 2005 e nel gennaio 2006.

Robin Hobb dà inizio a una nuova serie di avventure ambientate nel Regno degli Antichi, abbandonando i Sei Ducati per portarci lungo le Rive Maledette, fra la città di Borgomago e la Satrapia di Jamaillia. In questo romanzo vengono presentati i tanti protagonisti della storia: i Vestrit di Borgomago, antica famiglia di Mercanti con gravi problemi finanziari, la cui unica speranza di sopravvivenza è legata alla nave Vivacia appena ridestatasi; il capitano Kennit, le cui scorrerie rendono insicure le rotte commerciali e il cui obiettivo è divenire Re delle Isole dei Pirati; Ambra, misteriosa ebanista da poco giunta a Borgomago; i Mercanti delle Giungle della Pioggia, depositari di antichi segreti; e infine le Navi Viventi, leggendari velieri creati dal legno magico, le cui polene sono esseri senzienti dotati di una complessa personalità.

È proprio per il possesso di una Nave Vivente che ha inizio una lunga serie di eventi, destinati a portare alla luce un passato sepolto e a dischiudere per tutti un possibile futuro...
25 anni di Spectra: Ship of Magic
“La trilogia dei Lungavista è stata, a livello emotivo, l’esperienza di scrittura più intensa che ho mai fatto nella mia vita. Al momento in cui giunsi alla sua fine, ero già pronta a lasciare Fitz in pace con Occhi-di-notte e volgermi a qualcosa di nuovo. La trilogia dei Mercanti di Borgomago incarnava qualcosa che avrei sempre voluto provare: una storia temeraria di navi e pirati e serpenti marini, con molta politica e drammi familiari aggiunti tanto per non sbagliare. Volevo scrivere di un nemico irrimediabilmente malvagio e di una giovane protagonista davvero terribile. Sapevo che Ship of Magic, con le sue polene viventi e il vivace commercio di Borgomago sarebbe stato ambientato nello stesso mondo dei Lungavista, ma non avevo idea quando lo cominciai che si sarebbe rivelato così strettamente connesso con quella storia. Né compresi che sarei arrivata ad amare così tanto sia Kennit che Malta.”


--Robin Hobb, June 2010

***


“Robin Hobb fu un’altra degli autori che ereditai, e un’altra che fui felicissima di aver ereditato. Assunsi l’incarico durante Il viaggio dell’assassino, nonostante io stessi leggendo la serie fin dalla sua prima pubblicazione (curiosamente, all’epoca i libri erano catalogati nel nostro sistema informatico con le prime tre lettere di ogni parola del titolo che fosse lunga più di quattro lettere. Così temo che i libri della prima trilogia, nella mia testa, saranno per sempre: AssApp, RoyAss, e AssQue.)

Non fraintendetemi, adesso; io amo davvero il mio Fitz. Penso però di essere una di quelle rare persone che ama ancora di più i libri di Borgomago. In parte è il mio personale amore per tutte le cose nautiche — e Megan (come non posso fare a meno di chiamarla) conosce il mondo nautico. Ma soprattutto credo che tutto si riconduca a due cose:
  1. Non scorderò mai il momento in cui chiamai Megan per qualcosa di poca importanza, le chiesi poi come andava il libro e ricevetti la seguente (parafrasata) risposta: “Bene, ho appena amputato la gamba di un personaggio e non ho idea delle ripercussioni sul resto del libro e della serie.” Voglio dire, come si può non amare di vedere gli ingranaggi che si muovono in quel modo?
  2. Malta. Cosa posso dire di Malta? Oh, come l’ho odiata all’inizio! Petulante, viziata, egocentrica, demolitrice di tutto ciò che le sta attorno… mi immaginavo le sue scene come un incidente stradale: una cosa orribile, eppure non potevo distogliere lo sguardo. Per un libro e mezzo, sono stata via via sempre più infastidita da lei — eppure rimanevo ancora incapace di distogliere lo sguardo. Ma giusto quando stavo per raggiungere il punto di non ritorno… all’improvviso Megan ribaltò tutto e Malta divenne il personaggio più forte e affascinante di sempre. Passò dall’essere uno dei personaggi da me più odiati a uno dei più amati di tutti i tempi — e questo in qualcosa come 20 pagine. Non capisco ancora come Megan abbia fatto, ma ancora mi mette in soggezione. Malta; sì. Gente, io amo quella ragazza!”


--Anne Groell, Senior Editor, Spectra


Suvudu | 25 Years of Spectra: Ship of Magic (1998) by Robin Hobb
traduzione di Marco “Umbra” Longobardo
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