Pensieri estemporanei su Hobb
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06-01-2018, 20:07,
Messaggio: #1
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Pensieri estemporanei su Hobb
Buongiorno a tutti,
dunque! Anzitutto chiedo scusa se non visito il forum da un pò, ma mi stavo ancora riprendendo dalla lettura di Assassin's fate. Più di una volta, al termine di una lettura mi è capitato di pensare "La trama è bella, i personaggi interessanti. Non riesco davvero a trovare difetti in questo libro. Però... non è Robin Hobb." Pensavo di aver semplicemente sviluppato una sorta di affetto per l'autrice e per il suo mondo ma riflettendoci più a fondo non è questa la ragione. Ne ho avuto una conferma una volta letto The King Killer Chronicles, perchè ho pensato "Ecco. Questo è esattamente come Robin Hobb." Solo che, a leggere il Nome del Vento o La paura del saggio vi accorgerete che non a nulla a che fare con lo stile di Hobb. Allora cos'è? Cos'è che me li fa apprezzare più degli altri libri? E qui inizia il mio sproloquio su ROTE in generale In primo luogo i personaggi di Rote non si muovono semplicemente da punto A a punto B con qualche tribolazione in mezzo. Nella maggior parte dei libri di Hobb la direzione non è chiara, l'obbiettivo (se c'è) non è unico ed universale. In più i personaggi non agiscono come ti aspetteresti. O meglio. Non agiscono per accontentare la trama. I personaggi, e Fitz ne è un esempio lampante, agiscono unicamente in base a loro stessi. Hanno delle forti personalità e motivazioni che li portano ad avere obbiettivi ed opinioni diverse. A questo punto c'è da chiedersi "Non è forse così per ogni libro?" Dovrebbe. Ma ho sempre l'impressione, anche quando leggo un buon libro, che il percorso dei personaggi sia studiato ad doc, e che gli eroi abbiano ogni qualità o difetto necessario per inserirsi perfettamente in quella quest. Questo, in un certo senso, toglie magia al leggere una storia, perchè riesco a vedere dietro le quinte e riesco a vedere il marionettista tirare i fili delle sue creature. Con Hobb questo non mi succede. Esempio: Intera Saga Reame degli Antichi [leggi] Ovviamente, potrei andare avanti un bel pò... ma volevo solo dare un idea generale di cosa intendo. Scrivete cosa ne pensate, se credete di poter esprimere meglio il concetto o se credete che io abbia torto . P.s. Basandomi su quanto ho scritto sopra, questa è la ragione per cui non ho apprezzato moltissimo The Rain Wild Chronicles. Al contrario dal solito, tutto si incastrava perfettamente come in un puzzle. E alla fine riescono pure tutti ad essere accoppiati con un compagno. Non so... decisamente non è il mio favorito. |
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07-01-2018, 11:23,
Messaggio: #2
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RE: Pensieri estemporanei su Hobb
Grazie mille, Blue, per la bella riflessione!
La penso esattamente come te, anche se con una piccola variazione. Gli esempi che fai tu sono perfetti, ma io credo che, in molti casi, è la scelta sbagliata di uno dei protagonisti (e, in questo, Fitz, è un campione) a muovere la trama. Tutto quello che Fitz fa, specie se contro i consigli che gli vengono dati, è sbagliato, causa sofferenze (a lui, in primis) e porta a disastri. Questo, però, conduce anche a svolte inaspettate della trama. Ecco, in questo ti do pienamente ragione quando dici che Robin è fedele ai sui personaggi. Credo che questo sia un lampante esempio dell'onestà intellettuale di quella donna meravigliosa. marco La vita è così grande / che quando sarai sul punto di morire / pianterai un ulivo / convinto ancora di vederlo fiorire.
Roberto Vecchioni - Sogna, ragazzo, sogna
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07-01-2018, 13:15,
Messaggio: #3
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RE: Pensieri estemporanei su Hobb
(07-01-2018, 11:23)Umbra Ha scritto: Gli esempi che fai tu sono perfetti, ma io credo che, in molti casi, è la scelta sbagliata di uno dei protagonisti (e, in questo, Fitz, è un campione) a muovere la trama. Concordo. è quello che succede anche nel Nome del Vento. Kvothe essendo irascibile e pieno di sé compie un'azione sconsiderata dietro l'altra, portando la trama dove non ti saresti mai aspettato. |
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